Ho deciso di introdurre una nuova lingua nella routine del mio bambino per farlo diventare non solo bilingue ma anche trilingue. Ti spiego motivazioni e tecniche che si possono adottare, sperando di esserti di ispirazione.


Una scelta che deriva dall’ottima esperienza con il bilinguismo.


Chi mi segue già da un po’, sa che sto crescendo il mio bimbo bilingue italiano-inglese. Questo nonostante noi siamo entrambi genitori italiani e viviamo in Italia. Ciò, però, non è mai stato un ostacolo all’apprendimento della seconda lingua da parte del bambino, come ho già raccontato in “Bilinguismo bambini: crescerli bilingue senza conoscere le lingue”.

Per la seconda lingua abbiamo ormai una routine consolidata. Durante quasi tutto il tempo che passo con mio figlio, gli parlo in l’inglese e devo dire che i risultati ottenuti sono davvero straordinari.

Visti i traguardi raggiunti, ora che mio figlio ha 3 anni, voglio iniziare a introdurre anche la terza lingua.

Tra 0 e 3 anni è il momento d’oro per imparare le lingue.

In realtà avrei potuto iniziare anche prima con la terza lingua, visto che nei primi tre anni di vita i bambini sono davvero molto ricettivi per quanto riguarda l’apprendimento.

All’inizio, però, ero un po’ indecisa, non sapevo come sarebbe andata con l’inglese e non me la sono sentita di cominciare subito con il trilinguismo.

Col tempo, invece, oltre ad essere sempre di più incoraggiata dai risultati ottenuti con l’inglese, ho cominciato a documentarmi sul tema. Ora sono preparata anche dal punto di vista scientifico: ho studiato molto e non ho più dubbi sul fatto di introdurre anche la terza lingua.

Sfatiamo la paura di creare problemi ai nostri bimbi bilingue.

Alla luce di tutto ciò che ho studiato, sono sempre più convinta che inserire una o più lingue nelle abitudini di conversazione dei nostri figli sia solo un vantaggio. A questa età per loro la lingua viene acquisita in modo naturale e non si rischia certo di sovraccaricarli di informazioni, creando loro dei problemi.

Ci sono bambini che arrivano ad apprendere anche 8 lingue e non hanno nessun tipo di difficoltà del linguaggio. E non si tratta di bambini particolarmente dotati. Da piccoli abbiamo il dono di riuscire ad acquisire le lingue in modo naturale e senza fare fatica, ma, purtroppo, crescendo questa grande “dote” ci abbandona.

Nel caso in cui un bimbo dovesse manifestare problemi del linguaggio, ciò non sarebbe dovuto al bilinguismo, trilinguismo o multilinguismo, quanto a difficoltà diverse e che devono essere affrontate in quanto tali.

Se sei incuriosito da come i bambini possano apprendere senza fatica una o più lingue, su You Tube ci sono video che dimostrano tutto ciò!

Oltre all’inglese, iniziamo col francese!

A questo punto mi sento pronta, io per prima, a cominciare ad introdurre una nuova lingua nella vita di mio figlio: il francese.

Ho scelto il francese perché lo sapevo, ma non parlandolo da anni l’ho un po’ perso. Dovrò rinfrescarlo, ma sarà proprio l’occasione per farlo con il mio bimbo. Questo, infatti, è il punto su cui possiamo tutti lavorare: anche se una lingua la conosciamo poco o quasi per niente, la possiamo insegnare ai nostri figli proprio mentre la stiamo imparando o migliorando noi stessi.
Introdurre una nuova lingua nella routine casalinga è un’opportunità per tutte le famiglie!

Come passare, in pratica, dal bilinguismo al trilinguismo.

Le tecniche sono più d’una: potrai scegliere quella più congeniale a te e che riesci a mantenere con maggiore costanza in modo da introdurla nella tua quotidianità.

Le scelte, però, non sono mai definitive e potrai cambiare modalità se e quando lo riterrai più opportuno.

Personalmente sto valutando due tecniche valide sia se si vuole stabilire a casa una routine bilingue che trilingue.

La prima tecnica prevede di utilizzare la nuova lingua, per me il francese, in un momento specifico della giornata, come potrebbe essere il momento della mattina, in cui ci prepariamo per andare a scuola, o il momento della merenda o quello prima della nanna.

La seconda, invece, prevede di alternare i giorni o le settimane in cui si usa la nuova lingua, per cui si alterna un giorno in una lingua e quello a seguire nell’altra per poi ricominciare il ciclo. Alternare giorno per giorno potrebbe essere un po’ più difficile da gestire per noi genitori, mentre alternare di settimana in settimana potrebbe essere gestito meglio. Per i bambini invece è lo stesso.

Alcune considerazioni sulle tecniche di trilinguismo.

L’efficacia e la rapidità di apprendimento con le due tecniche sono differenti. Ovviamente parlare nemmeno un’oretta al giorno nella nuova lingua non consente al bambino di apprenderla come se vi fosse immerso per tutto il giorno o tutta la settimana. Il tempo di esposizione alla lingua da imparare, ovviamente, è importante.

Tuttavia non esiste una modalità giusta e una sbagliata. Principalmente la scelta di un metodo piuttosto che un altro dipende dal livello linguistico che vogliamo far raggiungere al bimbo in rapporto al tempo di acquisizione.
Queste considerazioni, però, non sono le uniche da conoscere.

Il segreto per portare un bambino ad essere multilingue.

A prescindere dalle varie tecniche, l’unica cosa che fa davvero la differenza sull’efficacia dell’apprendimento di una seconda o terza lingua da parte del tuo bimbo, è la tua costanza.

Personalmente, per introdurre il francese con mio figlio, penso di iniziare con dei momenti della giornata, dolcemente e senza fretta. Poi valuterò i risultati e capirò se passare magari a giornate o settimane intere.

Questo, principalmente, perché, dovendo rinfrescare il mio francese, mi aiuta a riprendere il tutto con un po’ più di calma e sentirmi più a mio agio. Così potrò mantenere la costanza con mio figlio senza ansie.

Questo approccio “soft” può essere ottimale anche per chi vuole cominciare col bilinguismo: approfondire il vocabolario di una specifica routine della giornata (fare colazione, vestirsi e prepararsi piuttosto che addormentarsi) è utile non solo se fatto da un genitore, ma anche da una tata o da chi trascorre del tempo coi bambini regolarmente. L’importante è sempre essere costantii nel farlo.

Spero che questo video possa esserti stato di ispirazione e ti invito a seguirmi su tutti i miei canali social, dove puoi anche trovare contenuti specifici per aiutare o chi passa dei momenti col tuo bambino a sviluppare la sua conoscenza della lingua straniera. Come ad esempio nel post “Come insegnare l’inglese ai bambini piccoli: mettiamo le scarpe!”

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☀️ #allegralu

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