Non so se ti è mai capitato di chiederti quale sia il tuo lavoro ideale. Se sei in ufficio e ti senti insoddisfatta, se quello che stai facendo non è veramente importante per te anche se magari lo è per l’azienda, se non stai facendo la differenza che vorresti o se quello che fai è incongruente con quello che senti ti propongo qualche riflessione.

Che lavoro vogliono i millennials?

In un’intervista, Vittorio Veltroni, consulente della società americana Heidrick & Struggles, parlava proprio di cosa vogliono i millennials dal loro posto di lavoro, di quale sia per loro il lavoro ideale.

Magari non tutti i nati tra gli anni ’80 e la metà degli anni ’90 la vedranno proprio così, io, invece mi sono sentita totalmente rappresentata in questa intervista. Quello che Veltroni elencava era pienamente allineato ai miei pensieri!

Principalmente i millennials aspirano a un percorso e non necessariamente a una carriera, ma vorrebbero fare cose utili, importanti e diversificate; vorrebbero essere ascoltati e contribuire per fare la differenza.

E le mamme millennials?

Questo vale anche per le mamme millennials lavoratrici.

Noi mamme, infatti, finita la maternità, spesso abbiamo diversi desideri. C’è chi vorrebbe smettere del tutto di lavorare per dedicarsi alla famiglia. C’è chi, come molte mie amiche, ritorna al lavoro di prima volentieri. Poi c’è chi, come me, sente che l’appagamento della sfera privata ti dà una nuova energia per rimettere in discussione tutto; rivaluti il tuo posto di lavoro, pensi al livello di soddisfazione che ti dà e cerchi il cambiamento.

Il periodo della maternità infatti mi ha dato modo di ripensare a quanto fosse per me importante il lavoro e a come rimodellarlo secondo i miei desideri. Ne ho tratto delle riflessioni che ti condivido, nella speranza che ti possano essere utili per trovare la tua via verso il lavoro ideale

L’importante è essere soddisfatte e felici.

La soddisfazione innanzitutto: la gioia di avere un figlio mi ha fatto rendere conto che non potevo più accontentarmi di un lavoro qualsiasi, ma che volevo fare qualcosa che veramente mi soddisfacesse.

Inoltre, il fatto di essere diventata mamma non doveva precludermi una carriera, un percorso di crescita professionale, come invece pensano molti datori di lavoro. La maternità sviluppa molte abilità e competenze che possono dare uno slancio produttivo anche sul lavoro.

I sensi di colpa della mamma millennial.

Noi mamme millennials viviamo immerse nei sensi di colpa, proprio perché vogliamo gestire tutti nel migliore dei modi: se per caso ci assentiamo dal lavoro perché nostro figlio si ammala, se chiediamo il part-time o qualche permesso, ma anche se rimaniamo al lavoro più a lungo. Proprio perché dobbiamo riuscire a conciliare tutto, i sensi di colpa che colleghi e capi ci incutono, di certo, non ci aiutano e siamo le prime a dovercene liberare.

Occorre un cambio di mentalità.

È ora di ragionare per obiettivi: secondo la logica della responsabilizzazione, dovrebbe essere importante il raggiungimento dell’obiettivo e non la quantità di tempo che si trascorre in ufficio.

Ovviamente non tutte le mansioni consentono flessibilità di orario; chi lavora ad esempio col pubblico è costretto a rispettare orari fissi. Laddove possibile, però, i datori di lavoro dovrebbero responsabilizzare sugli obiettivi e non essere fiscali sul tempo che si trascorre in ufficio. Ciò renderebbe, a noi mamme millennials, la vita più semplice.

Se noi mamme ricevessimo più stimoli e più stima professionale, saremmo anche più appagate dal nostro posto di lavoro e più coinvolte sugli obiettivi… e per le aziende, le dipendenti motivate sono un potenziale prezioso.

Alcune mie amiche hanno condiviso appieno queste mie riflessioni, altre hanno avuto vissuti diversi.

Raccontami la tua esperienza di lavoro dopo la maternità: quello che avresti voluto, che hai ottenuto o,magari, cosa ti ha stimolata a cambiare. Capiremo insieme quale può essere il lavoro ideale per noi mamme millennials.

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☀️ #allegralu

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