Mio figlio, che ora ha quasi tre anni, sta crescendo bilingue, nonostante io e suo papà siamo due genitori italiani che vivono in Italia. Se ti stai chiedendo come ciò sia possibile, ecco 3 semplici strategie che puoi utilizzare anche tu a casa. Come faccio io.
Se ancora, invece, stai pensando se sia opportuno o meno insegnare una seconda lingua a tuo figlio fin da piccolo, nel post “Insegnare le lingue ai bambini: quando cominciare” troverai altre utili riflessioni.
Giocare e leggere in inglese.
Una cosa che a casa facciamo sempre in inglese è la parte ludica. Quando giochiamo, coloriamo, facciamo le costruzioni, utilizziamo la pasta da modellare o leggiamo, affronto con mio figlio sempre tutto il più possibile in inglese.
Usiamo, dunque, la seconda lingua per parlare di forme e colori o di immagini semplici. Anche le frasi che usiamo sono elementari, ma molto efficaci.
Se il mio bambino mi parla in italiano non c’è alcun problema! Io continuo a rivolgermi a lui in inglese, senza forzare la mano e cercando di essere sempre molto naturale. L’unica cosa che faccio, forse, in modo più evidente, è chiedergli di ripetere alcune parole. In realtà lo faccio anche con l’italiano perché è un modo divertente per ripetere suoni molto utili.
Guardare cartoni animati e video su YouTube in lingua.
Quando ci dedichiamo a guardare i cartoni animati o i video su YouTube, io seleziono sempre la lingua inglese. Ad esempio, se mio figlio vuole vedere qualche video su Halloween, allora cercherò “Halloween English”, per avere, come risultato di ricerca, video in lingua inglese. Lo stesso se vuole vedere video di barche, digito “boat”, e non “barche”, per avere risultati in lingua. Cerco quindi di indirizzare la piattaforma su canali inglesi o americani.
Ogni tanto mio figlio sceglie comunque video in italiano e non c’è problema. Anche se ormai è sempre più raro, soprattutto perché sembra che YouTube abbia capito che io voglio l’inglese.
Due canali in inglese, ad esempio, che a lui piacciono molto e che io trovo davvero interessanti ed educativi sono “Blippi” e “Steve and Maggie”. Il primo è americano, il secondo ha un accento più “British”, ma entrambi sono fatti molto bene e, anche per noi genitori, sono interessanti perché ci servono a rinfrescare il vocabolario della vita di tutti i giorni.
Anche quando guardiamo i cartoni animati in TV, su piattaforme come potrebbe essere Netflix, selezioniamo sempre l’audio in inglese (a dire il vero anche i sottotitoli, ma quello più che altro, lo facciamo per noi genitori). Basta prendere l’abitudine e poi lo farai anche tu senza pensarci ogni volta che guarderete insieme un film d’animazione.
Capita qualche volta mio figlio chieda di poter vedere il cartone animato in italiano, ma è sempre accaduto di sera, quando è più stanco. Nemmeno in questo caso, però, va forzata la mano. Se chiedono espressamente di guardare un cartone in italiano, soprattutto se sono stanchi, secondo la mia esperienza è bene accontentarli.
La seconda lingua non si impara guardando la TV.
Infatti, guardare cartoni e programmi alla TV o video su YouTube sviluppa della competenze passive. Per imparare davvero una lingua bisogna usarla in modo attivo, interagendo.
Tuttavia la TV e i video sono davvero un’ottima opportunità per far vivere la lingua. La ascoltano e ne imparano suoni e ritmi, associano questi suoni a delle immagini in modo naturale. Soprattutto, però serve a far loro capire che la seconda lingua non è un codice segreto che usano solo mamma e papà: è una lingua vera, che si parla anche fuori dalle mura della casa.
La lingua straniera per le attività quotidiane.
La cosa che secondo me è sempre la più utile per aiutare i bambini a diventare bilingue è proprio utilizzarla per le attività quotidiane, in modo molto spontaneo e naturale. Non è necessario, infatti, dedicare un momento particolare della giornata all’inglese o alla seconda lingua in generale: tutto deve essere integrato spontaneamente nella routine quotidiana. L’interazione nella quotidianità a me sembra un modo molto efficace per introdurre la seconda lingua nelle abitudini di mio figlio.
Noi mangiamo, ci vestiamo, ci laviamo i dentini, mettiamo le scarpine, tutto utilizzando l’inglese per comunicare tra noi. Così, spontaneamente, il bambino percepisce la seconda lingua come una cosa naturale, non forzata e la accoglie esattamente come fa per l’italiano. Quindi come impara una, impara anche l’altra.
Ti ricordo che, al contrario, mettere regole ferree del tipo “adesso per un’ora parliamo in inglese (o francese, o tedesco…)”, può essere anche controproducente. Affinché il bimbo diventi bilingue senza neanche accorgersene, l’interazione nella seconda lingua deve essere sempre spontanea e mai forzata. Lo vedo quotidianamente con mio figlio, con cui sto ottenendo risultati che molto spesso stupiscono anche me! Credo che l’importante sia essere molto costanti e naturali, senza strafare: così i risultati arrivano.
E tu? Stai crescendo anche tu il tuo bambino bilingue? Racconta nei commenti quali sono le tue strategie per far imparare in modo spontaneo una seconda lingua a tuo figlio, così potremo tutti essere stimolati a trovare modi nuovi e divertenti.
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