Le vaccinazioni obbligatorie: cosa dice la legge in proposito?
La questione vaccinazioni è sempre complicata: chi vaccina i propri figli, chi no… ma cosa dice la legge in proposito?
A prescindere dalle questioni etiche o morali, ci sono cose che la legge ci prescrive riguardo ai vaccini che dobbiamo sapere. Ecco perché ho interpellato l’avvocato Carlo Bortolotti per farci spiegare come comportarci.
Le vaccinazioni obbligatorie e come vincolano l’iscrizione a scuola.
L’obbligo di vaccinazione è per tutti, da 0 a 16 anni e i vaccini obbligatori sono 10. L’avvocato Bortolotti è molto chiaro riguardo le conseguenze della mancate vaccinazioni obbligatorie, che sono importanti e vanno conosciute molto bene.
Ad esempio, se nostro figlio è in età di asilo nido o di scuola materna, il non avergli fatto fare i vaccini obbligatori comporta che non possa nemmeno frequentare.
Dalle elementari fino ai primi due anni delle superiori, il periodo dell’obbligo scolastico, se nostro figlio, invece, non ha fatto, tutte o in parte, le vaccinazioni obbligatorie, può comunque iscriversi, frequentare, ma potrebbero esserci delle sanzioni pecuniarie per noi genitori.
Le autocertificazioni valgono per iscrivere i nostri figli o per evitare le sanzioni?
Ormai, precisa l’avvocato, le autocertificazioni non sono più ammesse come valide per certificare la vaccinazione dei bambini e dei ragazzi. Lo è stata nei primi mesi dell’entrata in vigore delle disposizioni per l’accesso alla scuola, ma ora non è più una via praticabile. Ci vuole il certificato rilasciato dall’ASL.
Senza vaccinazione obbligatoria i bambini non possono frequentare né il nido né la scuola dell’infanzia.
Non si tratta di una decisione presa dalle singole strutture, ma proprio una disposizione di legge, inderogabile. Quindi se preferite non far vaccinare i vostri figli, non è possibile usufruire di queste strutture.
Quando il bambino è in età dell’obbligo scolastico, invece, potrà comunque frequentare, ma i genitori possono incorrere in una sanzione che arriva fino a 500 euro.
Chi controlla che i nostri figli siano in regola con le vaccinazioni?
Per asilo nido e scuola dell’infanzia, abbiamo detto, senza certificato dell’ASL, che attesti che il bambino ha fatto i vaccini obbligatori, non ci si può nemmeno iscrivere.
Ma dai 6 ai 16 anni, quando, dunque, l’accesso all’istruzione obbligatoria è comunque garantito, come viene fatto il controllo?
L’avvocato Bortolotti ci spiega che può essere il dirigente scolastico a verificare che tutti gli alunni dell’istituto siano regolarmente vaccinati. In caso di irregolarità dovrà trasmettere la comunicazione all’ASL competente per territorio. Una volta che l’ASL ha preso atto che un ragazzo non è vaccinato (o non ha fatto tutti i vaccini obbligatori) contatta la famiglia e la convoca per approfondire la questione ed eventualmente convincerla a vaccinare il figlio.
Solo alla fine, quando la famiglia si dimostra intransigente e non adduce nemmeno valide motivazioni, si passa alla sanzione.
Oltre a rischiare la multa, si rischia che i nostri figli vengano esclusi da alcune attività extrascolastiche.
Il non aver fatto fare a nostro figlio le vaccinazioni obbligatorie, oltre a comportare un rischio di sanzione, potrebbe anche essere causa di esclusione da attività extrascolastiche organizzate sia da strutture pubbliche che private. Ad esempio, spiega l’avvocato, quando ci sono manifestazioni pubbliche organizzate da più scuole dove ci sono tanti bambini tutti riuniti insieme, il non essere vaccinato potrebbe comportare l’esclusione da tali manifestazioni.
Inoltre, il bambino che fino ai 5 anni non può frequentare asilo nido e materna, non potrà frequentare neanche un campus estivo organizzato da una struttura privata, perché anche in questi casi, in cui ci sono aggregazioni di più bambini fino a 5 anni, è richiesto il certificato di vaccinazione.
Ma è possibile essere esentati dalle vaccinazioni?
Le motivazioni devono essere esclusivamente mediche, precisa l’avvocato Bortolotti. Ad esempio, se ha già avuto la malattia per la quale deve essere vaccinato o in casi per cui la vaccinazione potrebbe essere dannosa per la salute del bambino. Entrambe le situazioni si devono comunque dimostrare con dei certificati medici.
La legge ammette solo questo tipo di esenzioni. Se non voglio far fare le vaccinazioni obbligatorie a mio figlio solo per convinzioni personali o semplicemente perché penso che la legge sia ingiusta, non sto facendo le cose secondo la legge.
Come abbiamo visto con l’avvocato, quello che è certo è che in tutta Italia le vaccinazioni obbligatorie non ammettono eccezioni, se non quelle mediche previste. Quello che cambia da zona a zona è solamente l’aspetto procedurale, ovvero come e a chi presentare la documentazione. Quindi bisogna sempre fare riferimento alle richieste della struttura scolastica e della ASL di competenza per la nostra zona.
Tu ti senti al sicuro con questa legge sulle vaccinazioni obbligatorie o cambieresti qualcosa? Scrivilo nei commenti e discutiamone insieme. Ma sempre con garbo ed educazione, come è d’uso qui su AllegraLu.
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L’intervista è stata realizzata in collaborazione con il Magazine MiMom
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