Tutorial bonus nido 2020: come richiederlo e come inserire le ricevute
AGGIORNAMENTO 2021: la procedura per la richiesta del bonus nido resta la stessa anche per il 2021.
È tempo di ripresa scolastica e, finalmente, riaprono anche gli asili nido. Vediamo dunque insieme, in questo video tutorial, come richiedere il bonus nido 2020 e come inserire le ricevute nel portale.
Prima di cominciare a illustrarti la procedura, però, voglio ricordarti che io sono una mamma con esperienza nella navigazione del portale INPS che vuole essere utile ad altre mamme e papà. Non sono quindi una professionista e non mi voglio sostituire a commercialisti o patronati, ma credo e spero che la mia esperienza possa essere utile alle famiglie.
Le info utili da sapere per richiedere il bonus asilo nido.
Il bonus ha diversi scaglioni. L’importo totale di base che una famiglia richiedente può ricevere è di 1500 euro all’anno. A seconda del valore dell’ISEE minorenni, questo valore può aumentare fino ad arrivare anche a 3000 euro all’anno.
Come ti spiego anche nel video, se i genitori non sono sposati o non sono conviventi, l’ISEE minorenni va a calcolare il reddito di entrambi per avere un quadro preciso della situazione economica e patrimoniale della famiglia. Se invece i genitori sono sposati o fanno comunque parte dello stesso nucleo familiare, non ci saranno problemi, perché già un ISEE “normale” contiene tutte le informazioni necessarie.
L’importo del bonus nido a cui si ha diritto è un massimale annuo.
Vorrei portare la tua attenzione sul fatto, però, che il 1500, 2500 o 3000 euro di bonus sono dei massimali annui ed ogni scaglione è suddiviso in 11 mensilità. Quindi, se nell’anno tuo figlio frequenta solo 3 mesi, in realtà avrei diritto al massimo a 3 quote mensili, non a tutto il bonus.
Nel video ti spiego bene cosa intendo.
Ad esempio, se il tuo ISEE è di 25.000 euro, avrai diritto al bonus massimo di 3000 euro all’anno, che però sarà suddiviso in quote di 272,72 euro al mese. Ciò significa che se tuo figlio frequenta il nido per 3 mesi nell’anno, avrai diritto solo al bonus per quei tre mesi, cioè
€272,72 x 3 = €818,16
Con un ISEE tra i 25.001 e 40.000 euro, il bonus annuale è di 2500 euro. Anche in questo caso si otterranno, però, rimborsi su base mensile di effettiva frequenza. Cioè, il rimborso mensile massimo sarà di 227,27 e per una frequenza di soli 3 mesi si avrà diritto a un rimborso totale di
€227,27 x 3 = €681,81
Infine per un ISEE superiore ai 40.000 euro, o anche senza ISEE, il rimborso massimo annuale sarà di 1500 euro e il mensile diventerà di 136.37 euro.
Il bonus asilo nido non è applicabile a tutte le strutture.
Attenzione, infatti, a verificare sempre che il nido frequentato da tuo figlio sia autorizzato. Per gli asili pubblici non c’è problema, ma se l’asilo è privato ti consiglio di verificare bene se è idoneo a richiedere il bonus.
Come dico nel video, infatti, una mia amica ha iscritto suo figlio a una struttura convinta che fosse un asilo nido, ma non ha potuto richiedere il bonus. Infatti ludoteche, spazi gioco, spazi baby, prescuola o baby parking sono esclusi dalla possibilità di usufruire del rimborso.
L’unica eccezione ammessa è il caso in cui il bambino, più piccolo dei 3 anni, sia costretto a casa da gravi patologie croniche.
Il bonus nido non è cumulabile con le detrazioni fiscali.
Come ricordo nel video, il bonus asilo nido non è cumulabile con le altre detrazioni fiscali. Quindi, nel momento in cui andremo a fare la dichiarazione dei redditi, dovremo ricordarci di non inserire le fatture per cui abbiamo già richiesto il bonus.
Chi richiede il bonus deve anche effettuare i pagamenti.
Per poter ottenere il bonus, infatti, le fatture devono essere intestate allo stesso genitore che ne fa richiesta. Se c’è una discrepanza non verrà erogato il bonus.
In caso di ISEE non valido o se il genitore che fa la richiesta non è nello stesso nucleo familiare del bambino (genitore non convivente), inoltre, il bonus verrà erogato nella misura minima, salvo poi conguaglio una volta che sarà adeguata la documentazione.
Tutti i casi più specifici, comunque, sono descritti nella circolare dell’INPS.
La procedura per richiedere il bonus.
Nel video, capitolo 2, ti mostro passo passo tutta la procedura per richiedere il bonus nido.
Partiamo proprio da come raggiungere il sito dell’INPS, ma qui trovi già il link.
Una volta nella home page del sito dell’INPS, vai nella barra di ricerca in alto, come ti mostro nel video, e cerca “bonus asilo nido“. Già dal menù a tendina potremmo cliccare subito sul bonus, sotto la voce “servizio”. Nel caso, però, le opzioni non dovessero comparirti, clicca su “cerca”. Anche qui scegli “bonus nido” sotto servizio, come ti mostro nel video.
Ricordati di fare il login al portale INPS.
Come abbiamo già visto per gli altri bonus, per accedere a qualsiasi servizio bisogna fare il login al sito dell’INPS. Si può accedere con PIN, con lo SPID, con la Carta d’Identità Elettronica o con la Carta Nazionale dei Servizi. Come ti consiglio nel video, lo SPID è sicuramente il modo più semplice per accedere e consente di fare tutto ciò che ci serve, soprattutto visto che l’INPS sta agevolando proprio questo tipo di login. Se ancora non hai la tua identità digitale ecco come richiedere lo SPID.
Come fare la domanda, passo passo.
Una volta fatto l’accesso al sito INPS, ci troveremo un riepilogo di tutte le condizioni e le caratteristiche per poter richiedere il bonus, come ti ho già spiegato qui sopra, ma anche qualche dettaglio in più.
Per passare all’inserimento vero e proprio, nel menù a sinistra clicca su “Inserimento domanda”, come ti mostro nel video. Qui la prima schermata è praticamente di verifica, perché riporta tutti i nostri dati di cui l’INPS è già a conoscenza. In caso ci fossero ulteriori dati da aggiungere lo potrai comunque fare. Quindi ti chiederà se vuoi ricevere le comunicazioni ad un altro indirizzo.
Nella seconda schermata, come spiego bene nel video, non è necessario compilare tutto: è sufficiente inserire un numero di cellulare e un indirizzo email.
Nella successiva schermata bisogna scegliere la sede di competenza INPS. Ma non preoccuparti, come ti faccio vedere nel video, c’è un menù a tendina che ce la indica già. Poi bisogna scegliere se richiediamo il contributo per il pagamento della retta dell’asilo nido o il contributo domiciliare, in caso di bambini malati, come ti ho già spiegato sopra. Infine bisogna compilare la voce “Evento”: non lasciarti spaventare, però, perché, come puoi vedere nel video, bisogna semplicemente indicare se il bambino per cui si richiede il beneficio è nostro figlio naturale o se è in affido oppure è adottato. Nel mio caso ho selezionato la voce “nascita”.
Bisogna essere il genitore o affidatario del minore per cui si presenta la domanda.
Può sembrare scontato, ma ci viene richiesto di flaggare la dichiarazione, perché, come ti spiego nel video, ci viene ricordato che solo chi paga la retta (ovvero a cui le fatture o ricevute sono intestate) può richiedere il bonus nido e che per la determinazione degli scaglioni di rimborso a cui si ha diritto, come ti ho illustrato precedentemente, farà fede l’ISEE minorenni del genitore convivente, ma che, come ti ho detto anche sopra, comprende anche i redditi del genitore eventualmente non convivente. Se non hai un ISEE aggiornato, sempre sul sito INPS troverai tutte le informazioni e potrai anche richiederlo.
I dati del minore per cui si richiede il bonus e del nido.
Dopo aver inserito tutti i dati del genitore e aver dichiarato tutto ciò che ci viene richiesto, si passa ad inserire i dati del bambino. Come puoi vedere nel video, in realtà basta inserire il codice fiscale e cliccando su “carica” dovrebbero comparire tutti i dati che l’INPS già conosce.
Una volta identificato il bambino si passerà ad inserire i dati dell’asilo nido che tuo figlio frequenta. Nel video te lo spiego nel dettaglio, ma principalmente dovrai indicare se si tratta di una struttura pubblica o privata, il relativo nome e la partita iva (o codice fiscale).
Fai anche attenzione perché ti viene richiesto di flaggare la voce più adatta, a seconda se hai già provveduto a pagare la retta o se, come nel caso delle struttura pubbliche, la retta si paga dopo il periodo effettivo di frequenza.
Infine dovremo indicare anche le mensilità per cui andremo a richiedere il bonus, ovvero quelli di effettiva frequenza, anche in maniera retroattiva, o di frequenza prevista. Nel video, comunque, trovi tutto.
Infine dovremo dichiarare di impegnarci a non usufruire anche delle detrazioni fiscali in dichiarazione dei redditi, come spiegavo sopra, e indicare se abbiamo o meno dei rimborsi a carico della finanza pubblica.
La successiva schermata prevede che si dimostri che il bambino è effettivamente iscritto ad un asilo nido. Nel mio caso la direttrice mi aveva rilasciato una dichiarazione che attestava l’effettiva iscrizione del bambino presso quell’asilo. Una volta caricato il documento come spiego nel video, possiamo proseguire.
Come preferiamo ricevere il bonus?
Dopo aver dato tutti i dettagli inerenti il bambino, la scuola e l’effettiva iscrizione, l’INPS ci richiede di indicare la modalità che preferiamo per l’erogazione del bonus nido. Nel menù a tendina ci sono diverse opzioni. In generale, comunque, avremo bisogno di avere delle coordinate bancarie: conto corrente, domiciliazione presso sportello postale, prepagata, libretto bancario o postale.
Nel caso in cui si opti, come ho fatto io, per l’inserimento dell’IBAN e la richiesta del rimborso direttamente su conto corrente, dovrai indicare anche se il conto è intestato al richiedente o cointestato e inserire di nuovo il tuo codice fiscale.
Le ultime dichiarazioni.
Le ultime schermate sono praticamente solo dichiarazioni. Dovrai dichiarare, come puoi vedere nel video, di essere consapevole che gli scaglioni di rimborso dipendono dal valore dell’ISEE. In caso il valore dell’ISEE sia superiore a quanto richiesto o sia riferito al genitore non convivente, spetterà solo il rimborso annuo di 1500 euro, come abbiamo visto all’inizio.
Sottolineo, perché è importante, che per ottenere il massimo da questo beneficio, il genitore che ne fa domanda deve essere convivente col bambino per cui si richiede il bonus e deve essere anche intestatario della dichiarazione ISEE minorenni.
Si conclude con varie dichiarazioni dovute per legge.
Verifica il riepilogo dei dati e invia.
Al termine di tutta la procedura compare una schermata che riepiloga tutti i dati inseriti e tutte le dichiarazioni rese. Come ti spiego nel video, una volta controllata l’esattezza dei dati inseriti, potrai inviare la domanda.
Per verificare che questa sia stata inserita correttamente, poi, puoi andare anche a verificare nel menù a sinistra alla voce “Controllo domande”. Ed è qui che troverai lo stato delle domande inserite. In questa sezione verrà indicato anche l’accoglimento della domanda di bonus nido, che ti verrà comunque segnalato anche con comunicazioni specifiche.
Nella sezione “Consultazione pagamenti”, invece, troverai tutti i pagamenti che sono stati emessi in tuo favore.
La domanda può essere variata.
Se ti accorgi che sono subentrati cambiamenti rispetto a quanto inserito nella domanda di bonus nido, puoi variarla dalla voce di menù “Variazioni domanda”. Ma attenzione, che nel menù a tendina che ti comparirà nella schermata, come puoi vedere nel video, ci sono tutte e sole le motivazioni ammesse per la variazione. In pratica possiamo:
- aggiornare i documenti in caso di domanda respinta
- annullare una domanda
- modificare la modalità di pagamento
- annullare o modificare le mensilità richieste.
Accettata la domanda, ecco come inserire le fatture per ricevere il rimborso.
Se la tua domanda è stata accolta, per ricevere il rimborso che ti spetta dovrai allegare mensilmente le fatture o ricevute dell’asilo nido. Nel video, capitolo 3, ti mostro anche questa procedura, passaggio per passaggio.
Una volta entrati nel portale dell’INPS, sul servizio bonus asilo nido, come abbiamo visto all’inizio, possiamo selezionare nel menù a sinistra la voce “Allegati domande”. Si apre una schermata in cui possiamo inserire tutti i dettagli e allegare la fattura vera e propria.
Personalmente ti consiglio di farlo mensilmente, così non rischi di dimenticarlo.
I dati anagrafici che ci riguardano li trovi già inseriti in automatico, quindi dovrai solo dichiarare il tipo di documento (vale anche la contabile del bonifico fatto all’asilo, come ti spiego nel video), il numero di documento, il mese di frequenza e allegare la copia digitale della fattura, ricevuta o contabile. Ti viene richiesto anche di dichiarare che non ci siano state variazioni rispetto a quanto inserito nella domanda iniziale.
Una volta cliccato sul tasto “Allega” ci viene ricordato che è necessario anche trasmettere i documenti. Se i documenti non vengono trasmessi, la sede INPS competente non potrà prenderli in carico per avviare le procedure di rimborso.
Ora non ti resta che attendere il pagamento.
Una volta seguita tutta la procedura che ti ho illustrato, nel post e nel video, non ti resta che aspettare che venga erogato il pagamento secondo le modalità da te indicate. Non so essere precisa sui tempi, ma nel mio caso non ci hanno impiegato qualche settimana.
Spero che il tutorial sulla richiesta del bonus nido e sull’invio delle ricevute per il rimborso ti sia stato utile. Se hai ancora dubbi o richieste, però, scrivile nei commenti e farò del mio meglio per aiutarti, secondo le mie competenze di mamma che ha a che fare con la burocrazia.
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