Sono Allegra Lucarelli, ma tutti mi conoscono come allegraLu, e sono una Neurolanguage Coach per il bilinguismo infantile certificata.
Ho sempre ammirato le famiglie
bilingui o plurilingui: un micromondo di parole e
amore, in cui i figli si rivolgono a ogni genitore in una
lingua diversa. Che bellezza!
Sono così cresciuta sperando che questa opportunità capitasse anche
ai miei bambini, perché avremmo vissuto all’estero o il mio
compagno sarebbe stato straniero. Però, come spesso capita, è
andato tutto esattamente alla rovescia, of
course!
La mia famiglia non poteva
essere più italiana di così: io sono decisamente ligure,
il mio compagno è decisamente lombardo, e con i nostri bambini
abitiamo a Milano.
Quindi, come realizzare il mio sogno di crescere
bambini bilingui, farli sentire dal primo giorno di vita
cittadini del mondo, evitare loro le fatiche scolastiche dello
studio delle lingue e portare nella loro vita tutti i vantaggi
cognitivi offerti dal bilinguismo?
In poco tempo mi sono resa conto
che molte delle alternative che avevo davanti non erano davvero
percorribili.
Una scuola bilingue l’abbiamo esclusa subito, per diverse ragioni.
Un corso di lingua una volta a settimana mi sembrava troppo poco
per permettere ai bambini di dialogare in lingua sin dalla prima
infanzia, come desideravo.
Non restava che un’unica possibilità: affidarmi all’unica
risorsa che potesse essere costante nel tempo: me stessa.
Con tutta la gioia, e anche i timori, che questa scelta
comportava.
All’epoca ero una persona
molto diversa da quella che sono oggi. Prima di diventare
mamma lavoravo nel marketing di una multinazionale, ma con l’arrivo
del primo figlio ho deciso di lasciare quel mondo per iniziare un
nuovo percorso da freelance. Dal 2019, dopo aver aperto il mio blog
dedicato alla genitorialità, mi sono resa conto che il
bilinguismo stava entrando sempre più nella mia vita, fino a
diventarne una parte centrale.
I dubbi, però, non mancavano: sarei riuscita
davvero a crescere bambini per i quali passare dall’italiano
all’inglese fosse naturale, come respirare? Che livello di inglese
avrebbe mai raggiunto mio figlio, considerando che non sono
madrelingua? E soprattutto: il suo italiano ne avrebbe
risentito?
Nonostante le
incertezze, quando mio figlio aveva solo pochi mesi,
ho iniziato un percorso bilingue complesso ma anche
gratificante ed efficace.
Allora non potevo immaginare che questo viaggio mi avrebbe regalato
qualcosa di ancora più grande e inaspettato: una nuova professione
che amo alla follia.
Quando il mio bimbo ha cominciato a pronunciare le prime parole in inglese e poi a dialogare con me in lingua, ho capito quanto sia grande l’opportunità che ogniuno di noi ha di trasmettere più lingue ai bambini sin dalla primissima infanzia.
Qualsiasi sia il proprio livello di conoscenza, è possibile regalare moltissimo ai piccolini, senza togliere empatia o affetto: bisogna solo capire come modulare la propria esperienza. Perché ogni famiglia, ricordiamolo sempre, ha le sue esigenze e il suo ritmo.
Grazie all'esperienza con la mia famiglia e agli studi accademici, ho compreso un importante vantaggio del bilinguismo: quando un genitore, o una persona vicina ai bambini, sceglie il bilinguismo — soprattutto senza essere madrelingua — trasmette, oltre ai benefici più conosciuti, le basi di grandi valori per la vita. Empatia, resilienza, autostima, tenacia, costanza, motivazione e coraggio, solo per citarne alcuni.

Ho così capito quanto un genitore, un parente, una babysitter o un amico possano fare ogni giorno per mostrare ai bambini la bellezza di diventare bilingue.
Da queste considerazioni e grazie alla mia esperienza diretta, per me il bilinguismo infantile è diventato qualcosa di molto più importante di una semplice passione: è diventato una vera missione etica. Ho scelto di voler dare il mio contributo nel crescere una società italiana bilingue, pronta per il mondo di domani.
Mentre maturavo questa
consapevolezza e iniziavo ad approfondire la parte scientifica e
psicologica del bilinguismo infantile, è entrato nella mia vita
professionale Plinio Marco de Toni, PhD di neuropsicologia
del bilinguismo della Midwestern State University del
Brasile.
Una persona e un docente a cui non saprò mai dire grazie abbastanza
per tutti gli insegnamenti che continua a darmi.
Col suo supporto e la preparazione che mi ha fornito, ho ottenuto
diverse certificazioni universitarie proprio nell’ambito del
bilinguismo infantile.
Ho completato il percorso di formazione ottenendo la certificazione Neurolanguage Coach. Con le metodologie del Neurolanguage Coaching® aiuto le persone a sviluppare il proprio potenziale linguistico: individuiamo insieme obiettivi, motivazioni e tempi, e lavoriamo per raggiungerli e consolidarli con l'uso di strategie d'apprendimento personalizzate.
Per rendere concreto questo impegno, ho fondato aB.LAB – allegraLu Bilingual LEARNING LAB, la prima e unica piattaforma in Italia interamente dedicata a genitori, educatori e babysitter che desiderano crescere bambini bilingui nella fascia di età 0-3 anni, in modo consapevole, competente, naturale ed efficace. Grazie a questa realtà, oggi, come consulente di bilinguismo infantile, oltre a crescere i miei figli non più solo bilingui ma anche plurilingui, aiuto le famiglie a orientarsi e a perseguire questa scelta ogni giorno.
Il mio supporto comprende consulenze per rispondere a dubbi e perplessità che tutti i genitori, madrelingua o meno, si pongono, e percorsi personalizzati, singoli o di gruppo, per crescere bambini bilingui in famiglia.
Con il mio Metodo allegraLu, basato sulle tecniche del Neurolanguage Coaching® applicate al bilinguismo infantile, lavoriamo insieme su motivazione, costanza, attività ludiche, routine quotidiane e sul miglioramento della seconda lingua dei genitori o di chi trascorre tempo coi bambini.
Vuoi scoprire cosa possiamo fare insieme?




